psicologobari ansia

 

Palpitazioni, insonnia, tensione muscolare, difficoltà di concentrazione.

 

Ecco alcuni sintomi attraverso cui l’ansia si manifesta. Sintomi che, se ripetuti nel tempo, vanno a determinare un vero e proprio circolo vizioso, aumentandone l’intensità.

 

Specifichiamo meglio cos’è l’ansia.

 

L’ansia nasce dalla parte più antica della nostro cervello, il rettiliano, quello primitivo che ha tempi di reazione rapidissimi e che agisce molto più velocemente del cervello razionale, più lento ad intervenire.  

 

Nel momento in cui la sperimentiamo in maniera molto intensa veniamo sopraffatti dalla paura e non abbiamo tempo per pensare, specialmente quando dobbiamo prendere rapidamente una decisione. È in questo momento che la mente perde il controllo della situazione e l’unica cosa da fare è agire.

 

Tutto ciò fa inevitabilmente pensare a qualcosa di negativo… Anche se non sperimentata ad alti livelli, tante persone sperimentano un senso di ansia generalizzata, sensazioni caotiche che non danno pace, con sintomi ad intermittenza ma pensieri costanti che impediscono il normale svolgimento delle attività quotidiane.

 

La mente è continuamente in uno stato di allarme.

 

Spesso i sintomi sono causati da quanto accade intorno a noi (situazione familiare, lavorativa, sociale, ecc) , ma spesso si manifestano senza un apparente motivo.

 

IN REALTÀ L’ANSIA È QUALCOSA DI MOLTO UTILE! 

 

È un vero e proprio meccanismo di difesa, è ciò che ci preserva e ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha permesso di evolverci finora. È ciò che ci avverte che qualcosa dentro di noi non va più bene, che è arrivato il momento di cambiare.

 

L’ansia è un modo che la nostra mente utilizza per orientarci verso qualcosa di nuovo, rendendo “caotico” l’ordine a cui stiamo abituati. Si comporta proprio come i bambini quando vogliono essere ascoltati, ci chiamano continuamente fino a che non rivolgiamo loro ascolto e attenzione.

 

Nel momento in cui entreremo in contatto con questa parte di noi e le presteremo l’ascolto necessario, l’ansia avrà smesso di assolvere la sua funzione e potrà diminuire fino a scomparire.

 

Il lavoro con lo psicologo è centrato proprio su questo. Serve ad acquisire gli strumenti per prestare realmente ascolto a questa parte di noi che richiede attenzione, imparando a gestire l’ansia nel momento in cui si manifesta ed effettuando quei cambiamenti (di atteggiamento, di pensiero, di azione) che la nostra mentre è pronta a realizzare e che costituiscono la base della nostra evoluzione.

 

 

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Immagine da www.energiaebenessere.net